mercoledì 30 gennaio 2013

NON CHIUDIAMO LA RASSEGNA ANTIQUARIA


Ad appena due mesi dalla teorica apertura della Rassegna Antiquaria d'Italia tuderte, non si hanno notizie della storica manifestazione. Non è dato sapere se l'amministrazione del Comune di Todi intenderà sostenere la nota manifestazione che ha visto, nel corso degli anni, centinaia di espositori del settore antiquario portare le proprie opere nella città di Jacopone.
Vale la pena ricordare che la Rassegna Antiquaria d'Italia è da sempre una delle manifestazioni di punta della città di Todi e che dal 1982 il suo marchio è proprietà dei tuderti. 
Fù l'allora Sindaco Marini, nel 2006, a rilanciare l'iniziativa attraverso l'organizzazione della società Epta, con il contributo della Regione dell'Umbria e della Banca Popolare di Todi. Successivamente, venuto meno l'istituto di credito tuderte e, contestualmente al cambio di amministrazione, il contributo della Regione, la giunta Ruggiano intese promuove comunque l'evento grazie all'impegno della Camera di Commercio e del Comune di stesso.
Va anche sottolineato come il venire meno di importanti risorse, indussero, responsabilmente, la nuova amministrazione ad affidare l'organizzazione della Rassegna con contratti annuali e non triennali, come in precedenza.
L'evento, oltre a rappresentare un volano per il turismo locale, ha certamente avuto il merito di promuovere il nome della città di Todi attraverso importanti mezzi di Comunicazione nazionale che, evidenziando il prestigio e la qualità dell'iniziativa, hanno, di riflesso portato lustro alla nostra città.
Non vorremmo che, così come avvenuto per altre note iniziative, Todi, si accorgesse all'improvviso che un altro pezzo di storia cittadina non rientra fra le scelte culturali dell'amministrazione locale. Abbiamo assistito al repentino ridimensionamento del Todi Arte Festival, dopo lo straordinario successo dell'edizione targata Castrica-Leonardi, abbiamo appreso della regressione di Carnevalandia, che in soli tre anni si era affermata quale evento capace di attrarre centinaia di visitatori.
Gli albergatori da mesi lamentano un malessere figlio di una crisi che è evidentemente amplificata dalla mancanza di iniziative che puntino a sostenere il turismo e chiedendo maggiore collaborazione all'amministrazione Comunale.
In questo quadro, perdere anche l'occasione della Rassegna Antiquaria rappresenterebbe un'ulteriore ferita ad una città che è in evidente difficoltà, non solo sul piano delle presenze turistiche, quanto su quello della promozione e della vivacità culturale.  

DEPURATORE. GUERRA FRA ROSSINI E GIORGI


martedì 29 gennaio 2013

NOI DIVISI? PENSATE VOI !


Il Gruppo consiliare del Pd di Todi fà, come sempre, analisi politiche con un occhio aperto ed un occhio chiuso. 
L'ultimo sforzo intellettuale dei consiglieri piddini punta ad evidenziare spaccature e divisioni interne al centrodestra, a seguito dell'adesione del Consigliere Ranchicchio a Fratelli d'Italia. 
Tuttavia sfugge loro, che, mentre il riposizionamento di alcuni soggetti politici nell'area del centrodestra è speculare alla condivisione di  un progetto comune, nel centrosinistra, le cose non sono affatto così. 
La maggioranza tuderte è sostenuta dal PD, dal Psi, dall' Italia dei Valori e dal Partito della Rifondazione Comunista
I consiglieri “democratici”, fanno finta di non accorgersi che alle elezioni politiche sosterranno una colazione, guidata da Bersani, alternativa a quella per cui corrono Rifondazione Comunista e i dipietristi, protesi a portare i loro voti alla Rivoluzione civile del magistrato Ingroia. 
A questo si aggiunga il malessere pubblicamente espresso dai Socialisti umbri nei confronti del Pd, dopo l'esclusione di Rometti ed il "flirt" di qualche autorevole consigliere con i grillini del Movimento 5 stelle. 
La frantumazione politica, profonda, perchè basata su idee di governo del Paese alternative fra esse, alberga pertanto in seno alla maggioranza di centrosinistra tuderte ed umbra, e non certo in chi, pur scegliendo percorsi più articolati, si riconosce in un progetto comune per il Paese.
Ancora una volta, questo quadro politico, dimostra pertanto, che al di là della contingente gestione del potere, il centrosinistra non trova motivo di unità su nulla. 
L'opposizione tuderte, da parte sua, pur considerando questa fase utile a ridisegnare un progetto forte e credibile per la città, su un punto si trova perfettamente d'accordo: l'idea che questa amministrazione inerte ed inadeguata vada a casa prima possibile.  

domenica 27 gennaio 2013

ROSSINI VS COMITATO ALLUVIONATI.

IL COMITATO DELLE VITTIME DELL'ALLUVIONE, ATTRAVERSO UN COMUNICATO STAMPA, LAMENTA L'INEFFICIENZA DELL'AMMINISTRAZIONE COMUNALE E DI ROSSINI CHE A QUASI TRE MESI DALL'ACCADUTO NON FORNISCE RISPOSTE ADEGUATE.
IL SINDACO,  DI TUTTA RISPOSTA, ACCUSA IL COMITATO DI ATTEGGIAMENTI STRUMENTALI E POLITICI. 

IL PSI AL PD : "SIETE SLEALI ! "

" Perchè guardi la pagliuzza che è nell'occhio del tuo fratello e non ti accorgi della trave che è  nel tuo occhio?"

Il Pd di Todi si diverte ad evidenziare il dibattito interno al centrodestra sui nuovi assetti della coalizione e sulle scelte fatte dal consigliere Ranchicchio, che, se pur opinabili sul piano dell'opportunità politica, rientrano in un accordo nazionale che vede la necessità di ridisegnare i confini del centrodestra ed un nuovo progetto politico alternativo a quello vetero-comunista di Vendola & C. I Piddini ( e le piddine) nostrani  farebbero bene a guardare quanto accade in casa propria, dopo aver "silurato" gli allineatissimi compagni socialisti umbri,  lasciati fuori dalle liste. 
Il Psi di fronte al Segretario nazionale Nencini accusa  il Pd di poca lealtà, ma invita a votare comunque Bersani. 
L'importante è crederci !

dal "Corriere dell'Umbria online"

"L'imbarazzo del Psi Argomento che scotta e che si piazza al centro del dibattito di oggi, 
sabato 26 gennaio, è “l’imbarazzo politico” del Psi. Sì, perché il punto, alla fine, è quello di “non essere riusciti ad ottenere nemmeno una candidatura socialista, quella di Rometti, in una regione come l'Umbria che solitamente elegge quasi una decina di parlamentari”. 

Una scelta difficile Sarà per “la poca lealtà del Pd”, come si è sussurrato all’incontro? Nencini non la pensa così. Il motivo, alla fine del ragionamento del segretario che abbraccia la storia degli ultimi anni del Psi nazionale, fuori dai Palazzi che contano dal 2008, “senza contributi, bilancio e linea politica”, è un altro: “E’ stata una scelta difficile la mia, quella di scendere, dopo un'accorata telefonata con Bersani, a un compromesso che, nonostante i malumori, ci possa garantire di tornare a governare il Paese”.
Tradotto: nessuno in Umbria per qualcuno a Roma. Un patto di desistenza di coalizione per più ampi orizzonti. Parlamentari."

venerdì 11 gennaio 2013

E CHIUDIAMO ANCHE CARNEVALANDIA !!!


L'amministrazione del Comune di Todi taglia i fondi a tutte le manifestazioni culturali che negli ultimi anni hanno contribuito ad alzare le presenze turistiche sul territorio. L'ultima è Carnevalandia, iniziativa nata nella frazione di Ponterio, con la successiva collaborazione di cittadini delle vicine frazioni, divenuta importante e conosciuta manifestazione per l' intera comunità tuderte e non solo. 
La passata amministrazione ebbe la lungimiranza e la volontà di investire su questa manifestazione che portava, in un periodo di bassa affluenza turistica, centinaia di visitatori nella nostra Todi. Oggi, ancora una volta, la giunta Rossini, con un colpo di spugna, cancella questa bella iniziativa, arrivando all'indecente presa per i fondelli operata dall'assessore alla cultura Caprini, il quale, annunciando il taglio dei fondi ( senza i quali sfido chiunque ad organizzare qualcosa di  interessante), dà piena disponibilità e sostegno come nulla fosse.
Per la serie "armiamoci e partite". 
Ancora una volta l'amministrazione usa il tema della mancanza di disponibilità economica per giustificare una scelta politica chiara e che dà il senso delle scelte culturali per la città. 
Si tenta di chiudere il centro storico in se stesso, circoscrivendolo ad iniziative pseudo-culturali, ad uso e consumo dei soliti noti intellettualoidi e totalmente svincolate dal resto della realtà cittadina. Il progetto è chiaro e asseconda una visione miope che, in pochi mesi, dati alla mano, ha fatto pericolosamente calare le presenze turistiche sul territorio tuderte.  

lunedì 7 gennaio 2013

MARINI. GIU' IL GRADIMENTO.


GIUNTA ROSSINI, NEMENO UN SEI MENO MENO !

Il noto blog tuderte Todispia sta effettuando un sondaggio sugli assessori dell giunta Rossini per valutare il lavoro sin qui svolto.
Si può esprimere un voto da 1 a 5. 
Todispia dà  per scontato che  a nessuno si può comunque dare la sufficienza !

                                                                L'Uccellino

domenica 6 gennaio 2013

ELEZIONI: NON E' UNA SFIDA TRA DESTRA E SINISTRA.

Un comunicato stampa uscito oggi su "Umbria24" preannuncia la possibilità che nelle liste del Pd, in Umbria, non ci sia più spazio per i socialisti del Psi. Sembrerebbe, infatti, che i posti offerti al Psi siano 6 e non più 9 come concordato qualche mese fa. 
Questa scelta arriva dopo che alle primarie i socialisti del Psi hanno sostenuto la candidatura di Bersani. Se finisse così, ancora una volta, i post comunisti si sarebbero fatti gioco dei socialisti. Tante promesse, per poi scaricarli all'ultimo giro
Ancora una volta la lealtà sarebbe a senso unico. 
Il Psi  minaccia, nel caso, di uscire dalle giunte di centrosinistra  di tutta l'Umbria. Una minaccia che non avrà mai seguito. Purtroppo. 
Ancora oggi, immaginare di costruire un'area riformista e liberale, attraverso la "gentile concessione" di qualche poltrona non è che un' utopia. 
Oggi la vera battaglia non è fra destra e sinistra. 
Oggi la battaglia politica e culturale è fra conservatori e riformisti. E all'interno di essa fra coloro che hanno una radice sociale e coloro che invece, attraverso le lobby, le corporazioni ed i poteri  forti, questa esperienza la contrastano da un secolo. Dobbiamo guardare indietro, molto indietro, per riagganciare la storia in quel punto in cui tutti coloro che con una sensibilità sociale desideravano modificare e "riformare" la società ed il nostro Paese, si sono divisi. Per uscire da una crisi, che prima che economica è culturale e morale,  bisogna ritrovare  radici profonde e comuni, radici recise da eventi  e contingenze che hanno deviato il corso della nostra storia. 

LA SINISTRA DI TODI PREFERISCE NON VEDERE...

Nel corso dell'ultimo consiglio comunale si è discusso un punto all'ordine del giorno proposto dalle forze di opposizione che aveva ad oggetto il problema dei tagli alle corse dei treni della ex Ferrovia Centrale Umbra e del conseguente disagio per i cittadini che fanno uso di tale servizio. Dopo aver dimostrato, carte alla mano, che la Fcu, oggi integrata nell'agenzia regionale dei trasporti Umbria Mobilità, ha cumulato milioni di euro di debiti attraverso gestioni di nomina politica. Dopo aver dimostrato che i soldi dei cittadini e i finanziamenti pubblici che arrivavano ai trasporti hanno permesso un meccanismo vergognoso di indennità milionarie ai consigli di amministrazione dei suddetti enti ( Presidenti ed amministratori delegati a 250 mila euro l'anno, consiglieri a 60 mila euro l'anno, ecc... ). Dopo aver dimostrato che oggi oltre 1200 lavoratori di Umbria Mobilità rischiano il posto di lavoro o non prendono lo stipendio e  che alla fine i tagli e le "razionalizzazioni" cadono sempre e solo sui cittadini, la maggioranza di centrosinistra del comune di Todi ha preferito bocciare la nostra proposta. 
E' stato detto che quello che accaduto in passato non conta. E' stato detto che riflettere su milioni di euro di sprechi a fronte di mancati investimenti per migliorare il servizio è dietrologia. Ci è stato detto va tutto bene e che un'Agenzia regionale di Trasporti esposta per oltre 100 milioni di euro in procinto di essere privatizzata per evitare il fallimento, non è un problema da affrontare in un consiglio comunale. 
Io non la penso così. 
Credo che chi oggi, lavoratore, pendolare, cittadino costretto ad usare la mobilità alternativa spesso per motivi economici, debba sapere perchè si è giunti a questa situazione. 
Debba sapere che mentre viaggiava su mezzi lenti ed inadeguati che impiegano tempi biblici per collegare le città umbre,  c' era chi guadagnava centinaia di migliaia di euro, pagato dalle sue tasse e dal suo biglietto. 
Con il nostro ordine del giorno chiedevamo all'amministrazione di essere vicino a questi cittadini e di verificare che certe nefandezze non accadessero più. 
Ma evidentemente la sinistra umbra e tuderte vede solo quello che vuol vedere.