La
sequela di comunicati che il PD sta sfornando in queste ore la dice
lunga sullo stato di confusione che pervade i suoi componenti e
rappresenta la prova inequivocabile che Todi è affidata ad una
classe dirigente inadeguata che si sta dimostrando assolutamente
incapace di governare la città. Dopo essersela presa col
Coordinatore Comunale PDL Antonio Serafini e con il Capogruppo Moreno
Primieri, il Partito Democratico, col solo scopo di distogliere
l’attenzione dalla crisi di identità dei suoi rappresentanti
chiamati a rispondere di scelte che li vedono perfettamente avulsi
dalla volontà popolare, si spertica in paragoni fra l'attuale
Presidente del Consiglio Comunale Francesco Alvi e Floriano
Pizzichini il quale, dopo averlo preceduto nei 5 anni di
Amministrazione Ruggiano, ha operato sempre e comunque con
correttezza e senso di responsabilità verso le forze politiche
consiliari sia di maggioranza che di opposizione. Oltre a porre la
questione su un piano che poco ha del politico e molto della ripicca
personale, il confronto fra Alvi e Pizzichini, nei modi e nei termini
posti dal Partito Democratico, risulta puerile ed inappropriato. Il
PD farebbe bene a prendere atto e rispondere dell'atteggiamento del
suo Presidente del Consiglio che, in un anno di gestione a questa
parte, ha ripetutamente violato i diritti delle minoranze e che, cosa
mai accaduta nella storia del Consiglio Comunale di Todi, è arrivato
a convocare un consiglio per poi abbandonare l'aula e far mancare il
numero legale. Se si intende veramente fare chiarezza il Partito
Democratico ed il Sindaco Rossini, dovrebbero farlo cominciando a
spiegare immediatamente gli elementi inquietanti e di legittimità
amministrativa che emergono dalla lettera pubblica inviata
dall’Assessore Manuel Valentini a numerosi cittadini di Ponterio.
E’
invece oramai chiaro ed evidente a tutti i Tuderti lo scopo della
campagna mediatica messa in atto dal Partito Democratico; un Partito
che per giustificare la mancanza assoluta di confronto con i
cittadini sul tema del depuratore e garantire in toto sulla vicenda
la linea politica dettatagli dal Partito Socialista, ipotizza
inesistenti divisioni nel PDL attaccando all’arma bianca i suoi
rappresentanti istituzionali per distogliere l’attenzione dalle sue
gravissime responsabilità.
Il
“grande bluff” del Partito Democratico sarà presto svelato e il
12 Settembre, in occasione del Consiglio Grande sul Depuratore, i
Tuderti conosceranno finalmente la verità e sapranno giudicare tra
chi, in modo coeso ed unanime ha lavorato e lavora per gli interessi
dei cittadini, e chi invece persegue nella solita e becera politica
fatta da accordi sottobanco e piaceri elargiti ai soliti noti.
Pdl Todi