RICEVO E PUBBLICO...
L'ULTIMO TACCUINO...
"Spero con questa mia di chiudere definitivamente una vicenda, che alla luce degli ultimo comunicato, rischia di rasentare il ridicolo. A Todi sono da tutti conosciuto e mi spiace essere stato costretto, pur non essendo nel mio stile, ad intervenire più volte su questa vicenda a dir poco stucchevole. Constatato con amarezza che, rispetto a tutto ciò, mi sono trovato solo e mi domando: dove sono i socialisti? dove sono i compagni di una vita di mio padre? Perchè sono stato lasciato a camminare da solo? Il silenzio di questi tre anni offende la dignità di chi ha scritto, nel bene e nel male, un pezzo di storia di Todi, dei socialisti tuderti e di chi in lui si è riconosciuto e, come me , ha aspettato, in silenzio, un naturale pubblico riconoscimento.
La mia famiglia, nelle persone del sottoscritto e di mia madre Clorinda, chiedono ufficialmente che l'amministrazione comunale di Todi non prenda alcuna iniziativa in merito ad una qual si voglia intitolazione al defunto Antonio Pinotti.
Mi auguro che questo mio intervento ponga fine definitivamente ad una vicenda che avrebbe meritato un epilogo ben diverso".
Paolo Pinotti
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