L'intervento del Partito Democratico sull'ultimo consiglio comunale è a dir poco disarmante per la povertà delle argomentazioni di cui si fa portatore. In riferimento al sottoscritto, poi, si sfiora il ridicolo quando si affermano frasi e fatti non solo falsi, ma, addirittura, contrari ad ogni logica di confronto e dialogo politico. Al Pd sfugge, cosa grave, che sulle linee programmatiche, io non mi sono astenuto, ma non ho partecipato al voto, argomentando le ragioni di tale scelta. E' incredibile come, chi rappresenta le istituzioni, non abbia chiara nemmeno la differenza fra l'astensione e la non partecipazione al voto ( pratica tra l'altro spesso usata dall'opposizione nella passata legislatura). Una carenza questa che non rende merito al ruolo da questi rivestiti in consiglio comunale e che evidenzia una disattenzione di cui non l'opposizione , ma i cittadini di Todi dovrebbero preoccuparsi. A ciò si aggiunge la considerazione deprecabile, che se vi è un voto non contrario ad un atto della Giunta, esso sia finalizzato ad una forma di protagonismo. Ragionamento questo che limita alla base la possibilità di un dialogo aperto ed articolato fra le forze presenti in consiglio e che presupporrebbe non vi fossero diverse espressioni di voto in capo ad esso. In sintesi, se si vota contro si è colpevoli, se non si vota contro si viene strumentalizzati. Su questo piano, il Pd, farebbe bene a badare le divisioni in seno alla propria maggioranza ( vedi la spaccatura con Giorgi sul depuratore ), consigliando ai propri consiglieri di fare maggiore attenzione nel corso delle sedute onde evitare simili brutte figure. Tuttavia, non saranno certo queste tristi provocazioni a farmi cambiare atteggiamento. Continuerò a giudicare i provvedimenti nel merito, come il resto dell'opposizione, uscendo da vecchie logiche su cui evidentemente vorrebbe trascinarci il Pd.
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