nel pomeriggio del 12 Novembre è un evidente bollettino di allarme. Si parla di rischi esondazioni, di piena in evoluzione, raccomandando di tenere alta l'attenzione e addiriturra di non mettersi in viaggio se non in caso di stretta necessità. Tale comunicato riporta i rilevamenti del CCS ( Centro Coordinameto Sicurezza), il quale, presumo, tenesse aggiornati i territori, e quindi i presidi Comunali, sull'evolversi della situazione. Tale comunicazioni, abitualmente, arrivano in Comune a mezzo fax. E' desumibile pertanto che nel pomeriggio del 12, sia arrivato presso il Comune di Todi un fax che riportava le criticità di cui sopra. Alla luce di quanto accaduto, nascono spontanee alcune domande. La comunicazione è arrivata al Comune di Todi? Se si, in quale forma è arrivata? Fax? E-Mail? Telefono? Se è arrivata è stata letta? E se è stata letta, chi ha valutato le azioni conseguenti agli avvertimenti in essa contenuti?
Premesso che nulla e nessuno avrebbe potuto evitare lo straripamento del fiume Tevere, va anche detto che molti dei danni subiti dalle famiglie si sarebbero potuti evitare se le si fosse avvisate del possibile pericolo, come avvenuto in passato. Perchè la stessa cosa non è avvenuta anche questa volta? Chi ha intuito con anticipo quello che poi da li a poco sarebbe successo è riuscito a mettere in sicurezza molti beni, riducendo l'entità del danno subito. Bisognerà capire cosa non ha funzionato.
Nessun commento:
Posta un commento
Grazie per il commento.