martedì 1 ottobre 2013
giovedì 26 settembre 2013
lunedì 23 settembre 2013
DEPURATORE: NON CI SONO PIU' SCUSE...
Nel mese di Settembre, intuito che l'amministrazione comunale potesse localizzare il depuratore a ridosso del quartiere di Cappuccini, l'opposizione avviò una durissima battaglia che la portò addirittura ad occupare il Consiglio Comunale per una settimana.
Seguirono una settimana di isulti ed offese nei nostri confronti, avanzati nella semi-indifferenza di una città che non aveva ben compreso cosa stesse accadendo.
A distanza di mesi la protesta è cresciuta.
Decine di cittadini hanno iniziato a prendere atto della grave scelta che si stava operando. La stessa maggioranza di sinistra si è spaccata. I Comitati, all'inizio indifferenti, si sono via via organizzati ed hanno accompagnato la nostra battaglia. Oggi si è arrivati ad un punto di non ritorno.
Le osservazioni alla Vas presentate dai cittadini e dai comitati sull'improponibile sito di Cascianella e soprattutto l'individuazione da parte dei consiglieri Claudio Serafini e Mauro Giorgi di 4 siti alternativi su cui, ad oggi, non gravano vincoli di sorta, pongono una sola via d'uscita: bocciare definitivamente Cascianella e dare mandato agli organi competenti affinchè verifichino quale fra i quattro siti proposti sia il migliore possibile.
Domani in Consiglio Comunale sarà in discussione un ordine del giorno che porrà in questi termini la questione. Auguriamoci che i consiglieri di maggioranza valutino al meglio come votare...
venerdì 20 settembre 2013
MA QUANTI SPETTATORI HA AVUTO IL TODIFESTIVAL ???
DI SEGUITO UN COMUNICATO DELL'UFFICIO STAMPA DEL TODIFESTIVAL E IL RESOCONTO DELLA CONFERENZA STAMPA DI SILVANO SPADA ( fonte LAVOCEDITODI) DI CUI EVIDENZIO LE FRASI ATTINENTI AL NUMERO DI SPETTATORI ....
I NUMERI DEL TODI FESTIVAL.
Comunicato Ufficio stampa Todi Festival.
Il Todi Festival tira le somme di questa ventottesima edizione, segnata dal ritor alla direzione artistica di Silvano Spada e dai tanti nomi celebri del cinema e del teatro italiani che si sono avvicendati sui palcoscenici della rassegna.
Oltre 10.000 spettatori hanno assistito alle rappresentazioni teatrali e alle conferenze pubbliche organizzate nei luoghi del Festival; il 70% del pubblico, secondo i dati, non sono cittadini tuderti. Molti anche i turisti stranieri che hanno partecipato al Todi Festival, inglesi e americani su tutti.
La mostra d’arte contemporanea dal titolo “Contemporanea. Riflessioni dal presente” allestita sui due piani di Palazzo del Vignola ha registrato più di 1500 visitatori.
Cifre che vengono confermate e amplificate dai numeri che giungono dalla rete: circa 100.000 pagine visualizzate e 1000 accessi quotidiani al Sito Internet (www.todifestival.it), 5000 “fan” seguono e interagiscono con la pagina del Todi Festival su Facebook. Anche su Twitter, dove peraltro è stato organizzato un concorso fotografico che ha visto una massiccia partecipazione, continua a salire vertiginosamente il conteggio dei “follower”, ormai quasi 1000.
«Il motivo di tale riscontro da parte del pubblico – secondo il direttore Spada – sta nel livello degli spettacoli proposti. Non è vero che il pubblico accetta senza spirito critico le proposte che gli arrivano dagli operatori dello spettacolo e dell’arte e questo significa che la responsabilità di chi si occupa di cultura sta proprio nell’elaborazione di progetti credibili e seri dal punto di vista della qualità».
La mostra d’arte contemporanea dal titolo “Contemporanea. Riflessioni dal presente” allestita sui due piani di Palazzo del Vignola ha registrato più di 1500 visitatori.
Cifre che vengono confermate e amplificate dai numeri che giungono dalla rete: circa 100.000 pagine visualizzate e 1000 accessi quotidiani al Sito Internet (www.todifestival.it), 5000 “fan” seguono e interagiscono con la pagina del Todi Festival su Facebook. Anche su Twitter, dove peraltro è stato organizzato un concorso fotografico che ha visto una massiccia partecipazione, continua a salire vertiginosamente il conteggio dei “follower”, ormai quasi 1000.
«Il motivo di tale riscontro da parte del pubblico – secondo il direttore Spada – sta nel livello degli spettacoli proposti. Non è vero che il pubblico accetta senza spirito critico le proposte che gli arrivano dagli operatori dello spettacolo e dell’arte e questo significa che la responsabilità di chi si occupa di cultura sta proprio nell’elaborazione di progetti credibili e seri dal punto di vista della qualità».
TODI FESTIVAL: LA CONFERNZA STAMPA DI SILVANO SPADA.
Comunicato Ufficio stampa Todi Festival.
Senza false modestie è stato un grandissimo successo; unanimemente riconosciuto e, direi, clamoroso. È stato scritto che sembrava di essere a Cannes e al Festival del Cinema di Venezia ed eccezionale è stata la copertura, sia della carta stampata che delle televisioni. Intere pagine su tutte le più importanti testate nazionali dal Corriere della Sera a Repubblica hanno accompagnato la programmazione della rassegna; puntuale e costante anche l’interesse della stampa regionale e delle testate private.Più di dieci appuntamenti al giorno, quindici spettacoli inediti di prosa, mostre d’arte, eventi, i miti, incontri e presentazioni di libri; una programmazione intensa che non hai mai, però, rinunciato alla qualità.Tutti gli spettacoli hanno avuto il loro tipo di riscontro e certamente straordinario è stato il successo dello spettacolo inaugurale Ritorno ad Haifa, di Parole Incatenate e, soprattutto, di Processo alla strega che ha rappresentato nazionalmente uno dei più alti momenti di teatro.Tra gli eventi segnalerei il grandissimo interesse del pubblico per l’incontro La cattedra di Papa Francesco, che ha conquistato la prima pagina del quotidianoLa Repubblica, l’incontro Terra di Palestina con Padre Ibrahim Faltas, il Prof. Maurizio Oliviero, la partecipazione del Presidente della Fondazione Italiani Europei Massimo D’Alema e il coordinamento della Presidente della Regione Umbria Catiuscia Marini.Un evento eccezionale è stata la presenza al Festival di Gabriel Garko, accompagnato dai vertici di Mediaset per presentare la fiction dedicata a Rodolfo Valentino e accolto in una piazza gremita.
Per i numeri, è grande la soddisfazione per i 4900
spettatori che hanno assistito alle rappresentazioni
teatrali, il 70% dei quali provenienti da tutta Italia.
Il motivo di tale riscontro da parte del pubblico sta nel livello degli spettacoli proposti. Non è vero che il pubblico accetta senza spirito critico le proposte che gli arrivano dagli operatori dello spettacolo e dell’arte e questo significa che la responsabilità di chi si occupa di cultura sta proprio nell’elaborazione di progetti credibili e seri dal punto di vista della qualitàL’impegno e la sfida che mi ero dato sul rilancio del Festival e dell’immagine e della dignità della città di Todi è stato massimamente raggiunto e direi che è stato gettato il seme per il futuro.Ci sarà molto da lavorare perché al mio ritorno in questa città ho trovato un tessuto sociale profondamente cambiato: alcune categorie sociali sono scomparse o, comunque, non più partecipi alla vita collettiva. D’altra parte siamo riusciti ad agganciare a questo progetto le nuove generazioni che, però, necessitano di ulteriori stimoli e sollecitazioni per poter diventare classe protagonista.Proprio ai giovani è stata dedicata la mia massima attenzione ed ho trovato e scoperto, a differenza del passato, talenti straordinari che potrebbero vivere indifferentemente a Todi o a Berlino o, anche, a New York e che sono l’eccezionale ricchezza su cui Todi può investire per il suo futuro.Grande importanza, poi, ha avuto la sezione dedicata alle mostre a cui hanno partecipato giovani artisti e grandi maestri della storia dell’arte contemporanea e che ha registrato un numero ottimo di visitatori: circa 1500 persone hanno ammirato le opere esposte a Palazzo del Vignola. Sono convinto che il rilancio di uno spazio prestigioso come il Vignola può rappresentare un ulteriore riferimento culturale e di promozione dell’immagine di Todi.Un’attenzione particolare ho riservato alla Rete; le sue enormi potenzialità non potevano essere trascurate e i numeri del Festival online, fornitici grazie alla collaborazione di Città in Internet, ce lo confermano: più di 75.000 sono le pagine del sito (www.todifestival.it) visitate dagli utenti di tutto il mondo, più di 17.000 sono stati i visitatori del portale. Il canale Youtube dedicato alla rassegna, inoltre, ha registrato più di 4000 visualizzazioni. Anche i canali di comunicazione “social” hanno funzionato molto bene: la pagina Facebook ha ricevuto più di 5000 “like” e su Twitter l’account della rassegna è arrivato a 1000 follower.Per carattere sono abituato a rimboccarmi le maniche e a far quello che è necessario fare per raggiungere i risultati; i traguardi che mi ero prefissato sono stati raggiunti e più che ampiamente superati. Ora è il momento dell’aspetto economico: chiudere l’amministrazione, mantenere gli impegni assunti dalle istituzioni, tenendo presente e sottolineando che, fin qui l’associazione “Teatro Festival” ha interamente e totalmente anticipato il budget. Inoltre rispetto ai bilanci preventivi e soltanto per la maggiore promozione dell’immagine della città di Todi, sono stati aggiunti molteplici ampliamenti: basti citare il ruolo svolto da Palazzo del Vignola, non previsto l’organizzazione, l’allestimento di tutti gli uffici, dalla biglietteria all’ufficio stampa e l’impiego e aumento esponenziale delle collaborazioni di giovani di Todi.
È evidente che questi risultati sono stati raggiunti per la collaborazione e sintonia con il Sindaco Carlo Rossini e di tutta l’amministrazione comunale e della Regione Umbria e della Presidente Catiuscia Marini che, nell’interesse di tutta la regione ha voluto ridare all’Umbria un grande Festival.
giovedì 19 settembre 2013
martedì 17 settembre 2013
domenica 15 settembre 2013
ALLEANZE VARIABILI...
A trent'anni dalla nascita del Governo Craxi, a memoria dei socialisti turderti di ieri, di oggi e di domani, voglio ricordare questo statista con le parole di un autorevole membro del Partito Democratico di Todi, Chiara Pepi, che, nel 2010, in un pamphlet dal titolo " La memoria dei pesciolini Rossi. Io mi Indigno. L'italia no" scriveva :
" Proposta della maggioranza: intitolare una via a Bettino Craxi. Non voglio essere io a ricordare chi fu quest’uomo. Non devo essere io a ricordare che non morì in esilio, morì da latitante. Fu un innovatore politico, è vero, ma l’innovazione più grande che riuscì a portare ha un nome molto preciso, sichiama“tangentopoli”.
venerdì 13 settembre 2013
mercoledì 11 settembre 2013
TORNA L'IMPICCIONE... DEPURATORE E DEPURATI .
Al culmine della serata, tolti i consiglieri ( comunali e regionali), gli assessori, il Sindaco, qualche attivista venuto dalla provincia Tuderte ( Pian di San Martino e dintorni), tolti i gestori dell'area verde, i giornalisti, i presidenti degli enti (?), il prof. ing. perugino acutamente invitato a parlare di "storia della depurazione in Europa", tolti i rappresentanti del Comitato NoCascianella, al netto di tutto ciò...si contavano ben sette barra otto persone.
Di quest'ultimi una parte se l'è passata a litigare col Sindaco, l'altra, di nascosto, ascoltava la partita dell'Italia con le cuffiette... Che dire, un successo assoluto.
Nel frattempo fervono i lavori per il Consiglio Grande del 12 Settembre. Scritte le regole... Il Presidentissimo Francescomarialavidatodi, fresco anche di investitura notarile ( auguri !), lancia un comunicato e mette i paletti : potranno intervervenire al consiglio solo cittadini in rappresentanza delle associazioni che si saranno preventivamente iscritti con lettera presso la segreteria del Comune di Todi. Facile.
Si è discusso molto in conferenza dei capigruppo perchè il centrosinistra chiedeva anche che per intervenire si alti almeno un metro e 90, biondi, con gli occhi azzurri, un paio di lauree e possibilmente non residenti nella zona di Cappuccini... Pensierosi.
Si è discusso molto in conferenza dei capigruppo perchè il centrosinistra chiedeva anche che per intervenire si alti almeno un metro e 90, biondi, con gli occhi azzurri, un paio di lauree e possibilmente non residenti nella zona di Cappuccini... Pensierosi.
Nel frattempo un Mauro Giorgi, sempre più autonomista, continua la sua battaglia in solitaria ripetendo che lui sta col centrsinistra...peccato che nessuno gli ha riferito che il centrosinistra non sta con lui.
Cambiamo argomento. Dopo le dimissioni dell'Assessore
(ormai ex) Baccarelli da Due Santi, continuano le grandi manovre per il rimpastone di giunta che, come si diceva una volta, dovrebbe ridare slancio all'azione amministrativa, in verità un poco poco appannata....
Riunioni fiume vedono i grandi vecchi ancora saldamente al timone, perchè quando il gioco si fa duro i muti , pardon, i duri, cominciano a giocare.
Le deleghe assessorili viaggiano da un assessore all'altro con la velocità della luce... Cambi su cambi. Metti di qua...sposta di là...questo lo faccio io...quello lo fai tu... e così via. Modello pulizie di Pasqua.
I più agguerriti sono i socialisti che quando si "tratta di trattare", non scherzano... Tuttavia, visto l'esperimento con le nomine dell'Etab, non si esclude la possibile investitura di qualche altro ex forzista ( alla faccia di Primieri-Boschi e affini) .
Al momento, gli ultimi aggiornamenti, danno un poco entusiasta Costanzi nuovo assessore urbanistica.
Alla notizia sono stati avvistati i primi tecnici in preghiera per evocare l'intercessione di San Tommaso Didimo, protettore degli architetti, di muratori e dei geometri...
In realtà dopo l' attività svolta ai lavori pubblici, non essendo Todi propriamente diventato un cantiere a cielo aperto con opere pubbliche ed innauguarzioni giornaliere, si è deciso di investire il talento del segretario del Psi in altra maniera. L'urbanistica, in un periodo piena crisi edilizia, è stata ritenuta la scelta migliore.
Alla new entry Katia Massetti andranno parte dei servizi sociali e le frazioni ( non si capisce se tutte, forse un paio di frazioni potrebbe tenersele il Sindaco). Deleghe, quest'ultime, strappate al mitico Manolo, ancora tristemente coinvolto nel caso Ater-gate... Il grande assessore viene premiato con le deleghe all'industria, in considerazione della grande, storica attività industriale che coinvolge il territorio tuderte. Temerario.
I lavori pubblici rimarranno al Sindaco, nella convinzione che pochi noteranno la differenza.
Chiudiamo. Pressing di alcuni consiglieri per avere deleghe pesanti. Il più attivo rimane il mitico Guazzaroni che a pochi giorni dall'apertura chiede, manco a dirlo, la delega alla caccia. Qualcuno gli spieghi che per quella deve diventare almeno assessore regionale. Deluso...
L'Impiccione
lunedì 9 settembre 2013
domenica 8 settembre 2013
ULTIME NOTIZIE...IL RIMPASTINO.
venerdì 6 settembre 2013
TODIFESTIVAL O TODIARTEFESTIVAL ?
"Finalmente si è scelto di tornare alla formula del Festival che propone una variegata offerta culturale, abbandonando il concetto della rassegna di spettacoli già confezionati altrove che poco aggiungono al panorama nazionale e che di
sicuro non contribuiscono alla promozione della città".
Pd Todi
QUESTO E' IL DURO GIUDIZIO CHE IL PARTITO
DEMOCRATICO DI TODI, ATTRAVERSO UN
COMUNICATO STAMPA, OFFRE DEI PRECEDENTI
FESTIVAL. PERSONALMENTE, SIN QUI, NON HO
ESPRESSO ALCUN GIUDIZIO SUL FESTIVAL DI SPADA,
DEL QUALE RISPETTO IL LAVORO E LA
PROFESSIONALITA', MA CREDO SIA INGENEROSO E
POCO ELEGANTE, DA PARTE DEL PD, OFFENDERE
L'IMPEGNO DI CHI IN QUESTI ANNI SI E' MOLTO SPESO
PER LA CITTA' DI TODI.
MI RIFERISCO IN PARTICOLARE AL DUO
CASTRICA-LEONARDI, AUTORI, A MIO MODESTO
PARERE, DI DUE STRAORDINARIE EDIZIONI.
COSA ABBIA PRODOTTO L'ULTIMO FESTIVAL IN
TERMINI DI PROMOZIONE DELLA CITTA' LO VEDREMO
NEI PROSSIMI MESI.
SAPPIAMO PERO' CON CERTEZZA COSA HANNO
PRODOTTO I FESTIVAL DI CASTRICA E LEONARDI:
MIGLIAIA DI PRESENZE E DI BIGLIETTI VENDUTI.
SULLA QUALITA' CULTURALE DELL' OFFERTA, POI,
OGNUNO DICE LA SUA E RIMANE, COME GIUSTO,
DELLE PROPRIE OPINIONI.
lunedì 2 settembre 2013
ULTIME NOTIZIE ...
venerdì 30 agosto 2013
QUALCUNO MI S(ALVI) !!!
La
sequela di comunicati che il PD sta sfornando in queste ore la dice
lunga sullo stato di confusione che pervade i suoi componenti e
rappresenta la prova inequivocabile che Todi è affidata ad una
classe dirigente inadeguata che si sta dimostrando assolutamente
incapace di governare la città. Dopo essersela presa col
Coordinatore Comunale PDL Antonio Serafini e con il Capogruppo Moreno
Primieri, il Partito Democratico, col solo scopo di distogliere
l’attenzione dalla crisi di identità dei suoi rappresentanti
chiamati a rispondere di scelte che li vedono perfettamente avulsi
dalla volontà popolare, si spertica in paragoni fra l'attuale
Presidente del Consiglio Comunale Francesco Alvi e Floriano
Pizzichini il quale, dopo averlo preceduto nei 5 anni di
Amministrazione Ruggiano, ha operato sempre e comunque con
correttezza e senso di responsabilità verso le forze politiche
consiliari sia di maggioranza che di opposizione. Oltre a porre la
questione su un piano che poco ha del politico e molto della ripicca
personale, il confronto fra Alvi e Pizzichini, nei modi e nei termini
posti dal Partito Democratico, risulta puerile ed inappropriato. Il
PD farebbe bene a prendere atto e rispondere dell'atteggiamento del
suo Presidente del Consiglio che, in un anno di gestione a questa
parte, ha ripetutamente violato i diritti delle minoranze e che, cosa
mai accaduta nella storia del Consiglio Comunale di Todi, è arrivato
a convocare un consiglio per poi abbandonare l'aula e far mancare il
numero legale. Se si intende veramente fare chiarezza il Partito
Democratico ed il Sindaco Rossini, dovrebbero farlo cominciando a
spiegare immediatamente gli elementi inquietanti e di legittimità
amministrativa che emergono dalla lettera pubblica inviata
dall’Assessore Manuel Valentini a numerosi cittadini di Ponterio.
E’
invece oramai chiaro ed evidente a tutti i Tuderti lo scopo della
campagna mediatica messa in atto dal Partito Democratico; un Partito
che per giustificare la mancanza assoluta di confronto con i
cittadini sul tema del depuratore e garantire in toto sulla vicenda
la linea politica dettatagli dal Partito Socialista, ipotizza
inesistenti divisioni nel PDL attaccando all’arma bianca i suoi
rappresentanti istituzionali per distogliere l’attenzione dalle sue
gravissime responsabilità.
Il
“grande bluff” del Partito Democratico sarà presto svelato e il
12 Settembre, in occasione del Consiglio Grande sul Depuratore, i
Tuderti conosceranno finalmente la verità e sapranno giudicare tra
chi, in modo coeso ed unanime ha lavorato e lavora per gli interessi
dei cittadini, e chi invece persegue nella solita e becera politica
fatta da accordi sottobanco e piaceri elargiti ai soliti noti.
Pdl Todi
giovedì 29 agosto 2013
martedì 27 agosto 2013
ULTIME NOTIZIE...
"QUESTO CENTROSINISTRA FA VERGOGNA"
...citazione di Mauro Giorgi - Consigliere di Centrosinistra -
fonte ILGIORNALE DELL'UMBRIA
giovedì 22 agosto 2013
martedì 20 agosto 2013
L'ASS.MANUEL VALENTINI ATTACCA L'ATER E LITIGA IN GIUNTA....
- QUELLO CHE SEGUE E' UN COMUNICATO CHE L'ASSESSORE VALENTINI HA INVIATO AD ALCUNI CITTADINI DI PONTE RIO E CHE CHE CORTESEMENTE CI E' STATO PREGATO DI PUBBLICARE...Manuel Valentini "Cari concittadini che vivete nelle case popolari di Ponterio, cnullome avete potuto vedere tra ieri e oggi e stata ripulita l’area del cantiere vicino alla scuola, alla fine dei conti chi paga è stato il comune di Todi. Non vi dico il dispendio di energie che è costato portare questo risultato in quanto, amministrativamente parlando, è stato un “ginepraio”. Il cantiere è privato e la ditta di Teramo che l’ha in gestione non è quella che ha creato il caos ma bensì è stata l’impresa che ha costruito le case dove ora vivete che in questo momento risulta fallita ed irrintracciabile. Se le cose avessero funzionato allora come noi neo amministratori di questa nostra città stiamo cercando di fare, L’Ater avrebbe dovuto vigilare e obbligare la ditta a ripulire il tutto, oppure, l’allora amministrazione. Questo non è avvenuto. L’Ater in questa occasione, come nel caso delle cartelle dei rifiuti alluvione ecc…, come al solito, non si è mostrata collaborativa. Comunque la cooperativa che ha bonificato in questi due giorni l’area, verrà pagata con i soldi del cantiere con il ribasso di gara che speriamo avverrà. Il direttore dei lavori, anche se non tenuto, a forza di mie ferventi e ripetute pressioni, ha collaborato con me per trovare insieme questa soluzione. Questa mie lettera vuole solo spiegare che i tempi che ci sono voluti non sono stati un caso o una mancanza, poi non importa se io ho dovuto discutere animosamente con alcuni componenti della giunta, con l’ater, con ecc., ecc., per me l’importante è risolvere i problemi e il benessere dei miei concittadini. Altra cosa, come state vedendo, stiamo ripulendo la zona argine e area vicino al centro commerciale che si trova a fianco a voi. Sono sempre a vostra disposizione per qualsiasi cosa".Manuel Valentini
lunedì 19 agosto 2013
PAOLO PINOTTI: DOVE SONO I SOCIALISTI ?
RICEVO E PUBBLICO...
L'ULTIMO TACCUINO...
"Spero con questa mia di chiudere definitivamente una vicenda, che alla luce degli ultimo comunicato, rischia di rasentare il ridicolo. A Todi sono da tutti conosciuto e mi spiace essere stato costretto, pur non essendo nel mio stile, ad intervenire più volte su questa vicenda a dir poco stucchevole. Constatato con amarezza che, rispetto a tutto ciò, mi sono trovato solo e mi domando: dove sono i socialisti? dove sono i compagni di una vita di mio padre? Perchè sono stato lasciato a camminare da solo? Il silenzio di questi tre anni offende la dignità di chi ha scritto, nel bene e nel male, un pezzo di storia di Todi, dei socialisti tuderti e di chi in lui si è riconosciuto e, come me , ha aspettato, in silenzio, un naturale pubblico riconoscimento.
La mia famiglia, nelle persone del sottoscritto e di mia madre Clorinda, chiedono ufficialmente che l'amministrazione comunale di Todi non prenda alcuna iniziativa in merito ad una qual si voglia intitolazione al defunto Antonio Pinotti.
Mi auguro che questo mio intervento ponga fine definitivamente ad una vicenda che avrebbe meritato un epilogo ben diverso".
Paolo Pinotti
mercoledì 14 agosto 2013
QUANDO LE COSE NON SI FANNO COL CUORE
QUESTA LA PROMESSA...
MAGGIO 2011 -"Rifondazione Comunista di Todi depositerà durante la seduta del prossimo Consiglio comunale un ordine del giorno per intitolare la sala della Giunta comunale ad Antonio Pinotti, venuto a mancare il 30 novembre dell’anno passato.
Nell’illustrare la proposta, il consigliere Andrea Caprini ha ricordato che “Antonio Pinotti è stato un autorevole amministratore della città di Todi, ricoprendo incarichi a tutti i livelli comunali, provinciali e regionali.
Chi ha avuto il piacere e l’onore di conoscerlo sa bene quanto Antonio avesse a cuore il bene della sua comunità e quanto per lui fosse importante il dialogo e il confronto con tutti, cittadini, alleati, avversari politici. Gli attestati di stima giunti dopo la sua morte ne sono una vivida testimonianza.
Non possiamo non ricordare le sue altre passioni: lo sport e la caccia. E proprio la caccia e l’associazionismo venatorio l’hanno visto protagonista di grandi battaglie culturali per colmare il gap con il mondo ambientalista,una vocazione che ci ha regalato manifestazioni di livello nazionale ed internazionale come Zefiro.”
Per questo, conclude Caprini “Siamo certi che il Consiglio comunale intero converrà sull’importanza di tramandare agli amministratori che verranno il ricordo di Antonio, fulgido esempio per tutti coloro che perseguono il bene della collettività e della propria comunità, senza interessi personali o di parte."
Nell’illustrare la proposta, il consigliere Andrea Caprini ha ricordato che “Antonio Pinotti è stato un autorevole amministratore della città di Todi, ricoprendo incarichi a tutti i livelli comunali, provinciali e regionali.
Chi ha avuto il piacere e l’onore di conoscerlo sa bene quanto Antonio avesse a cuore il bene della sua comunità e quanto per lui fosse importante il dialogo e il confronto con tutti, cittadini, alleati, avversari politici. Gli attestati di stima giunti dopo la sua morte ne sono una vivida testimonianza.
Non possiamo non ricordare le sue altre passioni: lo sport e la caccia. E proprio la caccia e l’associazionismo venatorio l’hanno visto protagonista di grandi battaglie culturali per colmare il gap con il mondo ambientalista,una vocazione che ci ha regalato manifestazioni di livello nazionale ed internazionale come Zefiro.”
Per questo, conclude Caprini “Siamo certi che il Consiglio comunale intero converrà sull’importanza di tramandare agli amministratori che verranno il ricordo di Antonio, fulgido esempio per tutti coloro che perseguono il bene della collettività e della propria comunità, senza interessi personali o di parte."
...QUESTO IL RISULTATO !!!
martedì 13 agosto 2013
QUANDO NON SERVONO COMMENTI
"Ab imo pectore, premesso che l' intitolazione di uno spazio cittadino ad un personaggio non è vicenda privata, ma questione di carattere pubblico, e che ben altri problemi di più rilevante importanza incombono sulla testa della gente, intervengo su di una vicenda che merita chiarezza ed una presa di posizione definitiva:una intitolazione di una " qualunque cosa" al compianto amico Antonio, anche mio Padre. Desidero prima di tutto ringraziare le uniche due persone che si sono adoperate per il buon esito di questa vicenda: il Sig. Giancarlo Castrini ed il Sig. Floriano Pizzichini. A quasi tre anni dalla sua scomparsa, mio padre avrebbe chiesto di lasciar cadere nell'oblio un'iniziativa che assumerebbe sempre più , facendo e mettendo tanta forza, altresì non chiesta, il sapore amaro, non zuccherato, di una regalia. Troppi anni e troppe promesse. Chi vuole ricordare Antonio, lo ricordi in cuor suo.....per quello che è stato."
Suo figlio Paolo Pinotti.
venerdì 9 agosto 2013
DEPURATORE. UN PRECEDENTE CLAMOROSO
Agropoli, immobile deprezzato per presenza depuratore:
comune risarcirà 160mila euro
AGROPOLI. Deprezzamento di un immobile, situato in via De Gasperi per la presenza del
depuratore cittadino: il Comune di Agropoli condannato al pagamento di un risarcimento di
circa 230.000 euro. Una somma cospicua, ridotta grazie ad una transazione, con la quale il
risarcimento è stato quantificato in 160.000 euro. Si è chiuso così un contenzioso tra l’ente
comunale e un privato cittadino, iniziato ben 26 anni fa. Il primo atto di citazione infatti, risale al
maggio del 1986, con il quale è stata chiesta la rimozione del depuratore e il risarcimento per
la svalutazione dell’immobile. Il Comune, costituitosi in giudizio, ha chiesto il rigetto della
richiesta. L’iter giudiziario è andato avanti fino al 2006 quando il tribunale di Vallo della
Lucania condannò l’ente a rimuovere l’impianto. Il Comune impugnò la sentenza della Corte di
Appello, che sospese l’ordinanza di demolizione del depuratore. Tra ricorsi a carte bollate si è
giunti alla sentenza definitiva del tribunale di Vallo della Lucania, con la quale il Comune è
stato condannato al pagamento della somma di 229.600 euro e di oltre 6000 euro tra spese
varie. Una somma ingente che ha spinto il Comune a valutare l’opportunità di una transazione.
L’accordo prevede la corresponsione complessiva di 160.000 euro suddivisa in due tranche,
l’ultima della quale dovrà essere versata entro la fine di giugno del 2011. Il depuratore,
collocato nel centro urbano, da tempo ha sollevato polemiche soprattutto dei residenti che
vivono nelle immediate vicinanze. Da qui la decisione dell’amministrazione comunale,
capeggiata dal sindaco Franco Alfieri, della rimozione dell’impianto. A tale scopo, sono in
corso i lavori che collegheranno la rete fognaria di Agropoli all’impianto di depurazione di
Varolato di Capaccio Paestum. Si tratta di un intervento che permetterà di eliminare l'impianto
di depurazione nei pressi di Foce Testene. L’opera, che prevede un investimento per 2,6
milioni di euro, è finanziata con fondi europei. L’impianto, quindi dopo tanti anni sarà rimosso
ma, in ogni caso, il Comune deve risarcire il proprietario dell’immobile per il deprezzamento
dello stesso causato dalla presenza del depuratore. La realizzazione dell’intervento
comporterà una migliore qualità della vita in termini ambientali, considerata la posizione
dell’attuale impianto al centro della città, un risparmio economico nella gestione associata con
il Comune di Capaccio Paestum, e la possibilità di utilizzare un’area di circa 10mila metri
quadrati al centro di Agropoli per realizzare opere di interesse sociale. Non sarà solo Agropoli
ad attaccarsi all’impianto di Varolato: il progetto complessivo infatti prevede anche il
collegamento di altri comuni. -
UN DEPURATORE SVALUTA GLI IMMOBILI ?
Monza, prezzi delle case giù
I danni collaterali del depuratore
Monza - Un deprezzamento del 15% sul costo delle case. L'ombra lunga (e puzzolente) del depuratore si abbatte sulle case che si trovano a ridosso dell'impianto. Negli ultimi anni il valore degli immobili che si trovano nelle via Marconi, Dei Prati e Doberdò si è svalutato del 10 o addirittura del 15% rispetto al prezzo originario. A confermarlo sono le stesse agenzie immobiliari che da tempo tappezzano le cancellate dei condomini con cartelli di vendesi: venti quelli affissi solo lungo via Marconi.
«Quasi sempre si tratta di case belle, come le villette in via Dei Prati o Doberdò, o di appartamenti ampi, acquistati negli anni Settanta. Difficilmente i proprietari acconsentono a svenderle, anche perché alcuni hanno ancora il mutuo da estinguere. E così sono costretti a rimanere nonostante l'odore, o ad andarsene perdendo però dei soldi. Comunque sono immobili che difficilmente si riesce a vendere», spiega Paola Frustaci, dell'omonimo studio immobiliare in via San Rocco. A interessarsi a queste case sono soprattutto giovani coppie senza troppe possibilità economiche o famiglie di stranieri.
«Difficilmente i monzesi decidono di venire ad abitare qui sapendo del problema del depuratore - aggiungono dalla sede di Tempo Casa -. Chi lo fa è perché ha già altri parenti nel quartiere o per motivi economici. I brianzoli nemmeno prendono in considerazione il quartiere, più interessati sono coloro che lasciano Sesto San Giovanni per trasferirsi a Monza». A rendere San Rocco un quartiere poco desiderabile agli occhi degli acquirenti (nonostante le indubbie potenzialità come la vicinanza al centro città da una parte e alle tangenziali e a Milano dall'altra) non è però solo il depuratore con i suoi miasmi.
«Anche la vicinanza della ferrovia e dell'autostrada, soprattutto nel quartiere di Sant'Alessandro e poi i troppi piloni della corrente a volte eretti persino all'interno delle proprietà per non parlare dell'altissima presenza di attività commerciali straniere hanno contribuito a far abbassare le quotazioni delle case, e a rendere San Rocco e Sant'Alessandro davvero dei quartieri abbandonati», aggiunge Frustaci. Una situazione che fortunatamente non è comune a tutto il quartiere, ma che negli anni ha contribuito ad alimentare la “cattiva fama” della zona.
«I condomini di via Marconi, per esempio, non hanno avuto davvero molta fortuna - spiegano nella sede di Prima Casa - prima hanno dovuto sopportare la presenza della strada che passava a pochi passi dalle case, poi la sopraelevata ha alleggerito un po' il traffico, a quel punto però si è aggiunto il problema evidente delle puzze dal depuratore, che in alcune giornate è davvero insopportabile. Noi abbiamo gli uffici in via San Rocco e in certe giornate è difficile lavorare anche tenendo porte e finestre chiuse».
Sarah Valtolina
«Quasi sempre si tratta di case belle, come le villette in via Dei Prati o Doberdò, o di appartamenti ampi, acquistati negli anni Settanta. Difficilmente i proprietari acconsentono a svenderle, anche perché alcuni hanno ancora il mutuo da estinguere. E così sono costretti a rimanere nonostante l'odore, o ad andarsene perdendo però dei soldi. Comunque sono immobili che difficilmente si riesce a vendere», spiega Paola Frustaci, dell'omonimo studio immobiliare in via San Rocco. A interessarsi a queste case sono soprattutto giovani coppie senza troppe possibilità economiche o famiglie di stranieri.
«Difficilmente i monzesi decidono di venire ad abitare qui sapendo del problema del depuratore - aggiungono dalla sede di Tempo Casa -. Chi lo fa è perché ha già altri parenti nel quartiere o per motivi economici. I brianzoli nemmeno prendono in considerazione il quartiere, più interessati sono coloro che lasciano Sesto San Giovanni per trasferirsi a Monza». A rendere San Rocco un quartiere poco desiderabile agli occhi degli acquirenti (nonostante le indubbie potenzialità come la vicinanza al centro città da una parte e alle tangenziali e a Milano dall'altra) non è però solo il depuratore con i suoi miasmi.
«Anche la vicinanza della ferrovia e dell'autostrada, soprattutto nel quartiere di Sant'Alessandro e poi i troppi piloni della corrente a volte eretti persino all'interno delle proprietà per non parlare dell'altissima presenza di attività commerciali straniere hanno contribuito a far abbassare le quotazioni delle case, e a rendere San Rocco e Sant'Alessandro davvero dei quartieri abbandonati», aggiunge Frustaci. Una situazione che fortunatamente non è comune a tutto il quartiere, ma che negli anni ha contribuito ad alimentare la “cattiva fama” della zona.
«I condomini di via Marconi, per esempio, non hanno avuto davvero molta fortuna - spiegano nella sede di Prima Casa - prima hanno dovuto sopportare la presenza della strada che passava a pochi passi dalle case, poi la sopraelevata ha alleggerito un po' il traffico, a quel punto però si è aggiunto il problema evidente delle puzze dal depuratore, che in alcune giornate è davvero insopportabile. Noi abbiamo gli uffici in via San Rocco e in certe giornate è difficile lavorare anche tenendo porte e finestre chiuse».
Sarah Valtolina
UN ESTATE FUORI DAL COMUNE !!!
Iscriviti a:
Post (Atom)