A Mauro Giorgi, esponente di una forza politica di cui non condivido sostanzialmente nulla, va, questa volta, riconosciuta onestà intellettuale. Bene ha fatto il consigliere ad evidenziare come la scelta del Sindaco Rossini di sposatare ancora una volta la localizzazione del depuratore cittadino non risponda nè ad una logica politica, nè, tantomeno, ad una logica di merito. Non risponde a logiche politiche in quanto le posizioni espresse dal Pd, dai Socialisti e, ultimo, dall'Idv non coincidono praticamente su nulla. Il Pd, come sempre ha una posizione incoprensibile, se non in chiave ante-litteram. I socialisti svolgono al meglio, come ovunque, un ruolo filo-governativo e i dipietristi mettono il loro primo veto dell'era Rossini ( in attesa delle sfumature di cui rifondazione immaginiamo si farà autrice). Rispetto alle questioni tecniche vale la pena sottolineare come la precedenti scelte, e, di conseguenza, le posizioni espresse dal centrodestra, poggiassero su valutazioni fatte dagli esperti di Umbria Acque ed avallate nell'assemblea dei Sindaci. Se oggi quelle valutazioni tecniche cambiassero sarebbe utile capire il ruolo, la capacità e la credibilità di chi prima se ne era fatto garante. Se oggi si dimostrasse una fattibilità alternativa e migliore, sarebbe interessante aprire una "approfondita riflessione" sull'eventuale danno subito dall'ambiente, da Todi e dai suoi cittadini, per valutazioni che risulterebbero essere state sbagliate. Che ci sia, in politica, sempre una soluzione migliore è soggettivamente indiscutibile. Che questa trovi di volta in volta giustificazioni tecniche, francamente, fa pensare.
la mia opinione forse sbagliata e' che il depuratore non si fara' perche nessuna amministrazione puo' permettersi di scontentare la popolazione di nessuna area del comune.
RispondiEliminaEr depuratore
RispondiEliminaSe sa che l’omo piscia e fa la cacca
e che nun pô buttà ‘sta robba ar Fiume,
come ‘na vorta. Dunque, se prosume
che tocca depuralla. Porca vacca!
Pulitichi e perzone competenti
stanno a la cerca indove costruillo,
‘sto coso puzzolente, ‘sto gingillo.
Gnisempre ce so’ contro i residenti.
Er sito s’era scerto a Piandemori,
poi invece arisurtò mejo a Porchiano
ma c’è er Maestro che nun vole odori.
Allora, dar Palazzo, er Capitano:
“ La Cascianella” fa “Nun cià pittori.
Chi m’ha votato s’aripari l’ano.”
Pasquino da Todi I VII MMXII