Purtroppo, come previsto, il Comitato
cittadino a tutela dei diritti degli alluvionati ha dovuto prendere
atto delle inefficienze dell'amministrazione comunale guidata da
Carlo Rossini.
Il centrosinistra e i consiglieri del
Pd , del Psi e dell' Idv hanno provato a mascherare i limiti
dell'amministrazione. L'obiettivo di farsi portatori di impegni
concreti e risolutivi nei confronti delle istanze dei cittadini è
naufragato difronte ad una realtà ben lontana da quella promessa
dalla sinistra tuderte.
Non è valso impegnarsi in consiglio comunale
attraverso un ordine del giorno, non è valso presentare emendamenti
a quella proposta a seguito di un incontro con rappresentanti del
comitato, non è valso farsi forti del sostegno degli enti sovraordinati.
I
fatti purtroppo, e soprattutto la totale assenza di risultati, hanno indotto il Comitato a prendere una posizione
netta e durissima che diventa un'inequivocabile giudizio sull'intera questione.
A ciò si aggiunga anche la vicenda legata ad un ingegnere del Comune di Todi che, come riportato dal comitato, durante una riunione del comitato stesso con i tecnici di Provincia, Regione e Comune, avrebbe addirittura "offeso alcuni cittadini alluvionati" ( riporto testualmente dal "Il Giornale dell'Umbria" del 18/12/2012) , evadendo ogni loro aspettativa.
Rispetto a ciò, se è giusto stigmatizzare tale comportamento, qualora rispondente a verità, va tuttavia detto che nella sostanza, l'ingegnere non può che aver rappresentato l'amministrazione e l'impostazione che Sindaco e Giunta hanno dato alla vicenda. Se così non fosse, bene farebbe l'amministrazione a chiarire tale vicenda e a prendere pubblicamente le distanze da tale comportamento.
L'opposizione, quando si affrontò la questione in Consiglio Comunale, decise di non interferire ed opporsi ai “buoni
propositi” del centrosinistra, ma volle anche rendere evidente,
attraverso un netta presa di distanza ( tramutatasi nell'abbandono
del Consiglio Comunale) , come tali impegni fossero vuoti e privi di prospettive concrete.
Oggi tale previsione, purtroppo, si avvera e il
risultato è quanto emerge dalla durissima conferenza stampa del
Comitato Cittadino.
Non abbiamo mai inteso, al contrario di quanto
afferma qualcuno, strumentalizzare la vicenda. Ma è indiscutibile
che vi siano responsabilità che vanno chiarite, che il risarcimento
dei danni subiti dai cittadini può avvenire solo attraverso scelte
concrete e tecnicamente precise e non su impegni scritti in politichese.
Noi continueremo a svolgere il
nostro ruolo, non confondendo posizioni politiche, ruoli
istituzionali ed impegno civico e sopratutto non interferendo con l'autonomia del Comitato.
Tuttavia dovremo valutare con
serenità, ma anche rapidamente, come riportare la questione al
centro del dibattito politico-amministrativo cittadino, individuando un
percorso che dia risposte reali alle famiglie e che esca dal
pressappochismo su cui la sinistra lo ha sin qui incanalato.
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