Ieri sera in Consiglio Comunale si è discusso della questione alluvione. Il dibattito prevedeva quattro ordini del giorno, tre dell'opposizione ed uno della maggioranza. Il primo o.d.g. puntava a comprendere cosa fosse accaduto la notte fra il 12 ed il 13 novembre. Quali fossero state le azioni dell'amministrazione comunale. Perchè non sia stato dato l'allarme alla popolazione, nonostante in Comune fossero arrivati numerosi fax di allerta dal centro funzionale della regione. Rispetto a ciò il centrosinistra ha preferito non intervenire alla discussione. Probabilmente in imbarazzo difronte alla documentazione incontestabile portata dall'opposizione. I restanti o.d.g. riguardavano proposte per aiutare concretamente quella parte di cittadini più duramente colpiti dall'alluvione. L'intervento dell'avv. Pagliochini, rappresentate legale del comitato di Pian di San Martino, ha chiarito alcuni aspetti e dinamiche per le quali il centrodestra ha ristenuto opportuno ritirare le proprie proposte. E' stata la stessa rappresentante del Comitato a raccontare dell'incontro avvenuto fra alcuni esponenti del centrosinistra e del comitato stesso, con i quali si sono concordati una serie di emendamenti al testo presentato dalla stessa maggioranza e che avrebbero dato garanzie al Comitato. Rispetto a ciò veniva meno la necessità di dibattare la nostra proposta, che abbiamo ritenuto opportuno ritirare.
Personalmente, avendo ascoltato attentamente l'ordine del giorno del centrosinistra e i relativi emendamenti, resto della convizione che il Consiglio di ieri abbia promosso ed approvato, con l'avallo del comitato, una serie di impegni e promesse che nulla hanno di concreto e di reale. Una serie di enunciazioni che allo stato attuale lasciano ancora i cittadini alluvionati senza alcuna certezza e soprattutto "senza un soldo". Noi, al contrario, avremmo voluto approvare un ordine del giorno in cui concretamente e con tempi certi, si sarebbero dovute individuare risorse precise e definite per i cittadini. Alla chiarezza si è scelta la strada del compromesso. Ci auguriamo che chi ha preferito questo percorso ad altri, abbia fatto la scelta giusta e sia in grado di dare in breve tempo risposte reali, e non chiacchiere, ai cittadini. Ci si è assunti una grande responsabilità che mi auguro sia ripagata.
Purtroppo per quanto se ne dica e per quanto qualcuno dica il contrario, la politica sta anche dentro al Comitato di Pian di S.Martino. Anche davanti a questi disastri c'è qualcuno che, pur colpito in prima persona, mette la politica in primo piano e quindi in qualche modo cerca di non creare troppo polverone contro l'amministrazione, credendo a qualsiasi favoletta raccontata dal comune. Credo che, per chi ha perso ogni cosa con l'alluvione, questa non sia davvero la strada giusta per riavere il giusto risarcimento e sapere la verità su eventuali responsabilità ma, pur dispiacendomi per i molti, a questi signori dico "dopo il danno...anche la beffa"...ben vi sta!!!
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