Nel corso della conferenza stampa indetta dal Comitato cittadino di Pian di San Martino è emerso un dato che non può non essere sottolineato. Ascoltando l'intervista dei rappresentanti del comitato, grazie all'ottimo lavoro di Elio Andreucci del giornale online "LAVOCEDITODI", è lo stesso comitato ad evidenziare che nel corso di un incontro con la Presidente della Regione Catiuscia Marini, quest'ultima abbia chiarito che nel linguaggio della protezione civile il MODERATO ALLARME indica già di per sè uno stato di calamità importante e per il quale vanno intraprese determinate azioni.
All'indomani dell'esondazione del 12 Novembre, il Sindaco di Todi Carlo Rossini, si giustificava di fronte ai cittadini, che chiedevano perchè non fossero stati avvisati dell'arrivo della piena, dicendo che le comunicazioni a lui pervenute indicavano solo un "moderato allarme".
E' la stessa Marini, quindi, come raccontato dal comitato a farci comprendere, in parte, cosa è accaduto.
Da come vengono raccontati i fatti, dalle dichiarazioni di Rossini all'indomani dell'alluvione, dalla lettura che del fenomeno dà un'amministratrice di lungo corso come la Marini, sembrerebbe che i segnali che arrivavano da centro funzionale della regione siano stati interpretati in maniera errata.
Individuare la responsabilità di tale negligenza, tuttavia, non spetta certamente alla politica, non è nostro compito, nè tanto meno risolve i gravi problemi delle famiglie colpite.
Purtroppo, non si può dimenticare che una larga parte dei danni provocati dall'esondazione, se fosse stato dato l'allarme, si sarebbero potuti evitare ed oggi l'amministrazione si sarebbe potuta confrontare con richieste di risarcimento molto minori rispetto a quelle emerse. Il risultato, alla fine, è un grave danno alla collettività tutta, tanto a quella parte direttamente colpita dalla calamità naturale, tanto quella che vedrà sottrarre pubbliche risorse per una vicenda i cui contorni sono sempre meno chiari.
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