DAL SITO DELL'ANCI . ASSOCIAZIONE NAZIONALE COMUNI ITALIANI
L’art. 39 tuel in esame non pare lasciare dubbi circa il
carattere vincolante della richiesta (significativo il dato letterale della
norma: «Il presidente del consiglio comunale è tenuto a riunire il
consiglio, in un termine non superiore a venti giorni, quando lo richiedano
un quinto dei consiglieri, o il sindaco, inserendo all’ordine del giorno le
questioni richieste» ora riprodotta dal co. 2o dell’articolo in
esame)......
Nella giurisprudenza penale va segnalato l’orientamento che ha configurato il mancato seguito alla richiesta di convocazione quale omissione di atti d’ufficio ai sensi dell’art. 328 c.p. (Pret. Bassano Grappa, 27 febbraio1981, G. mer. 82, 943; Pret. Alessandria, 22 febbraio 1966, cit. da Princivalle, Gli organi elettivi del comunee della provincia, Firenze, 1974, 65)
Nella giurisprudenza penale va segnalato l’orientamento che ha configurato il mancato seguito alla richiesta di convocazione quale omissione di atti d’ufficio ai sensi dell’art. 328 c.p. (Pret. Bassano Grappa, 27 febbraio1981, G. mer. 82, 943; Pret. Alessandria, 22 febbraio 1966, cit. da Princivalle, Gli organi elettivi del comunee della provincia, Firenze, 1974, 65)
Scriveva il gruppo del Psi di Todi: "ha fatto il presidente Alvi a non piegarsi a simili ed indebite pressioni ma ad
andare avanti nel rispetto del regolamento che a tutela di tutti (minoranza e
maggioranza), stabilisce percorsi ben delineati nei modi e nei tempi ai fini
della rappresentazioni e discussioni delle varie istanze".
Il Pd, dal lato suo, difendeva il Presidente a spada tratta, invitandolo ad andare avanti: "Sicuri della correttezza delle sue decisioni ed azioni ".
Ora, possibile che tanta gente esperta di amministrazione, vecchie volpi della politica come quelle che albergano sotto i simboli del potere della sinistra tuderte, forti di venti, trenta, quarant'anni di politica, non si siano accorti che il giovane Francesco, novizio Presidente, stesse per fare un clamoroso errore di valutazione? Possibile che chi lo spingeva ad andare avanti a testa bassa, a non piegarsi, a far schiattare la minoranza dentro le stanze dell'occupazione, non abbia valutato una cosa tanto eclatante come i termini, dettati dalla legge, entro cui il buon Francesco avrebbe dovuto riunire il Consiglio? O, rispetto alla volontà di aiutare, consigliare e sostenere un giovane che si affaccia al primo incarico amministrativo, è prevalso un interesse politico che segue altre logiche ed altri obiettivi?
Caro Francesco, i dubbi son tanti... spero, per te, che " fatto il cappotto", non ti facciano anche le scarpe...
SONO PRONTE PURE LE SCARPE...MAESTRO ANTI.CO.
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