RICHIESTA
CONVOCAZIONE DI CONSIGLIO COMUNALE CON IL SEGUENTE ORDINE DEL
GIORNO:
AI SENSI DELL’ART.17
comma 1 del regolamento del Consiglio Comunale
- RIORDINO PROVINCE NEL TERRITORIO UMBRO
PREMESSO CHE:
- il provvedimento governativo della Spending Review, preveda in un ottica di razionalizzazione della spesa pubblica, la soppressione delle province che non raggiungono determinati requisiti, tra cui la provincia di Terni;
- dalle dichiarazioni dei "politici regionali e locali" si parla della possibilità che il Comune di Todi rientri tra i Comuni in predicato di passare nella provincia di Terni;
- gli stessi "politici regionali e locali" non si sono espressi in maniera chiara sugli organi di informazione locali e regionali;
CONSIDERATO CHE:
- la cittadinanza si interroga con preoccupazione visti i possibili esiti di tale riordino, non comprendendo le reali ragioni di questo forzoso salvataggio che non comporterebbe alcun risparmio di spesa non recependo le indicazioni della spending review;
I sottoscritti
Consiglieri
CHIEDONO
al Consiglio Comunale
di
impegnare Il Sindaco e la Giunta, affinchè:
- portino all'attenzione della Regione Umbria e a tutti gli altri organi competenti la ferma contrarietà di questo Consiglio Comunale ad ogni ipotesi di accorpamento del nostro Comne di Todi con la Provincia di Terni;
- di ritenere fortemente sbagliato e inopportuno l'ipotesi di spostare il nostro territorio, la nostra comunità _ con la Provincia di Terni - con cui di fatto non ci sono legami economici e storico-culturali, come quelle create negli anni con la Provincia di Perugia ;
- di confermare ed esprimere una chiara posizione nel merito d'indirizzo attraverso il voto di questo Consiglio Comunale.
Firmato dai Consiglieri Comunali di opposizione
E bravi gli amici del PD! Oggi, sui principali network on-line esce il primo comunicato della nuova gestione PD in perfetto "politichese DOCG" stile vecchia guardia". Il classico bollettino del tipo "dico tutto e non dico niente"
RispondiEliminaL'articolista di Partito, infatti, comincia l'opera di comunicazione con un richiamo all'alto senso delle istituzioni e scrive: "Noi democratici siamo convinti che la di...scussione debba avvenire sul complesso degli assetti istituzionali umbri, sui servizi e la loro organizzazione consapevoli che un’Umbria con una Provincia unica non funziona, perché nega il policentrismo umbro, caratteristica dell’identità della Regione" (mi dovrebbero spiegare poi quali altre regioni italiane sarebbero "monocentriche"... ahhhh scusate tanto!!! La Valle D'Aosta!!!)
Poi si passa alle minaccie velate del tipo: "dal riordino delle province umbre può dipendere il futuro della stessa Regione Umbria, della sua esistenza e della sua unità". (e qui i bambini piangono a dirotto!)
Infine il messaggio rassicurante per i tuderti: " noi siamo consapevoli che la nostra città da tempo fa parte di una comunità di riferimento"..." la quale deve rimanere interamente nella giurisdizione della Provincia di Perugia". (della serie "state tranquilli e quieti che qui ci siamo noi a difendervi da Terni!)
Ma se dal politichese (del tipo una botta al cerchio ed una alla botte) passiamo all'italiano "spicciolo", la domanda sorge spontanea (direbbe Lubrano), ovvero: COSA VOLETE DIRE REALMENTE CARI AMICI DEL PD??? Saremmo felici che ce lo spiegaste ben bene e per farlo sarebbe stato sufficiente un comunicato di una riga soltanto, nel quale fosse scritto a caratteri cubitali: TODI NON E' MERCE DI SCAMBIO PER FAR SOPRAVVIVERE LA PROVINCIA DI TERNI", punto e basta!
Ma questo non lo farete mai! Ed infatti se da Palazzo Cesaroni prima o poi arrivasse l'ordine di scuderia di "far digerire ai tuderti un altro calice amaro" voi, come sempre, chinerete il capo ed obbedirete zitti zitti.
Scusatemi tanto cari amici del PD ma la storia di Todi è piena delle vostre buone intenzioni di facciata e dei risultati che avete ottenuto impoverendo sempre di più il nostro territorio. Dalla perdita del punto nascita in favore di Marsciano fino al Depuratore di Cappuccini (PURAMENTE E SQUISITAMENTE SCELTE DELLA VOSTRA PARTE POLITICA) la sinistra tuderte si è sempre calata le brache mascherandosi dietro la "ragion di stato" e la "causa di forza maggiore"; il tutto, sempre e comunque a scapito degli interessi dei Tuderti.
Non accetto la vostra falsa morale e quando in Consiglio Comunale avremo modo (prima possibile mi auguro) di discutere dell'argomento sarò lieto di conoscere il vostro pensiero. Vi aspetto con ansia.
Antonio Serafini
i soliti sinistri....
RispondiEliminaserafi................ma ce sei o ce fai?
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